VANGELO TAGLIENTE

 

 

«Così Davide, con una fionda e una pietra, vinse il Filisteo; lo colpì e lo uccise, senza avere spada in mano. Poi Davide corse, si gettò sul Filisteo, gli prese la spada e, sguainatala, lo uccise e gli tagliò la testa» 

 

(1 SAMUELE 17, 50-51)


 

LA SPADA DI DAVIDE CONTRO GOLIA

Chi più, chi meno, tutti conosciamo la vicenda del giovane e impreparato Davide che combatte e inaspettatamente sconfigge  l’esperto Golia, questo gigante a capo dell’esercito filisteo che sfida gli israeliti a trovare un uomo che possa vincere in battaglia contro di lui. Sappiamo che vincerà Davide. Davide in effetti non è neanche, non ancora, un guerriero: è troppo giovane per combattere nell’esercito di Saul. La sua occupazione è quella di pascolare le greggi del padre. Quando Golia lancia la sua sfida, tutti fuggono terrorizzati. Il giovane pastore sbarbatello si chiede invece chi sia mai quell’uomo che osa sfidare il popolo di Dio, e armato di fionda e fede riesce ad abbattere il gigantesco Filisteo che seminava lutti e terrore in Israele. Il duello tra Davide e Golia è entrato nell’uso comune come metafora di vittorie impossibili da parte di una parte debole su qualcuno o qualcosa molto più forte. Quella di Davide fu la vittoria della fede sulla forza, ed ancora oggi questa sfida è per tutti noi dinanzi ai vari Golia che mettono davanti a noi quotidianamente, mettendoci alla prova come Cristiani. 

 

 

"Il potere è l'atto di poter cogliere una persona di sorpresa"

 

 MALCOM GLADWELL

 

LA LOGICA DI GOLIA

 

 

 «Tu sei qui per goderti lo spettacolo. Torna alle tue pecore. Noi lo sappiamo: sei un orgoglioso, un superbo di cuore»

 

(1 SAMUELE 17,28)


 

Le guerre sono una costante nella storia dell’umanità e la logica che viene utilizzata è quella di contrapporre al più potente una forza pari e contraria che possa contrastarlo. Davide chiese ai soldati perché nessuno difendeva Israele. I suoi fratelli, pensando che non fosse all’altezza, si arrabbiarono e gli dissero di andare a occuparsi delle pecore. «Tu sei qui per goderti lo spettacolo», gli dissero. Per una significativa coincidenza, sono quasi le stesse parole utilizzate in una vignetta il 30 luglio 1961 contro il segretario dell’ONU, Dag Hammarskjöld, che si stava adoperando per una soluzione pacifica della crisi congolese. La crisi del Congo fu una fase di instabilità politica e di tumulti che interessò il territorio dell'attuale Repubblica Democratica del Congo tra il 1960 e il novembre del 1965. Questo periodo fu caratterizzato da un lato da una forte instabilità politica rappresentata dallo scontro tra i sostenitori del presidente del Congo e quelli del primo ministro. Gli eventi della crisi del Congo finirono con il coinvolgere più o meno direttamente diverse nazioni estere, inserendosi nell'ambito del più ampio confronto mondiale tra il blocco occidentale capitanato dagli Stati Uniti d’America e quello orientale guidato dall’Unione Sovietica. La reazione di sfiducia è  la naturale reazione di chi adotta la “logica di Golia” nei confronti di una alternativa alla prova di forza. La logica ordinariamente vincente in tutte le situazioni di conflitto è quella di cercare una potenza capace almeno di controbilanciare quella del nemico: l’unica possibilità per sconfiggere Golia era trovare un gigante almeno altrettanto gigantesco. 

 

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